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"Millennium è musica.
Il maestro Beppe Cantarelli compone per il Papa
e dedica alla pace nel mondo la sua ultima opera 'Millennium Choir' "

Dopo aver ascoltato insieme con lui la sua bellissima composizione su temi classici come il "Magnificat", abbiamo chiesto al Maestro Cantarelli di spiegarci come mai lui, al top della musica leggera contemporanea, abbia pensato e creato questo tipo di musica. E' un classico che ha la freschezza del nuovo, capace di affascinare l'attuale generazione sempre alla ricerca di nuove emozioni, ma è pur sempre classico. La spiegazione ci è data dalla stessa storia, che il maestro ci racconta con allegre battute e aneddoti incredibili e ci rendiamo conto che molte volte si ascoltano opere, canzoni, o romanze stupende senza conoscere assolutamente nulla di chi ha scritto quelle note e trasformato in musica quelle parole. Nativo di Busseto, il paese natale di Giuseppe Verdi, Beppe Cantarelli ha sentito fin dall'infanzia una particolare attrazione per la musica tanto che a 9 anni già cantava nel coro della Collegiata di S.Bartolomeo sotto la direzione di Don Tarcisio Bolzoni. Nel 1964, in occasione del Concilio Eucumenico Vaticano Secondo cantava con il suo coro in San Pietro, alla presenza di Papa Paolo VI e di oltre 3500 fra cardinali vescovi e arcivescovi da tutto il mondo. Questa fu un incredibile esperienza che lasciò una traccia profonda nell'animo sensibile del giovane artista che decise di continuare a studiare musica ma che però ben presto passò dalla classica alla moderna. Dopo un anno di frequenza in legge all'università di Parma dove si iscrive anche al Conservatorio che, guarda caso, si trova di fronte alla facoltà stessa, decide, suscitando grande scompiglio in famiglia, di dedicarsi esclusivamente alla musica. Già dai tempi del liceo aveva la sua "band" e con quella muove i primi passi verso il successo che non si fa certo attendere. Nel '78 è alla Bussola Domani, il grande tendone capace di 10.000 persone aperto da Bernardini e nel '79 canta con Mina la canzone "Sei Metà" nel famosissismo album "Attila" del quale aveva composto molti pezzi. E' la prima volta che Mina canta in duetto; nel precedente (in "Parole") Alberto Lupo recitava, non cantava. Da quell'album, da cui uscirono brani famosi come "Anche Tu" e "Se Il Mio Canto Sei Tu", per Beppe Cantarelli inizia il grande lavoro. Il maestro ci racconta che talvolta doveva preparare tre LP nello stesso tempo saltando da una sala di registrazione all'altra, che faceva spettacoli dal vivo, in TV o in teatro sia italia che per tutta Europa, quando lavorava con Caterina Valente ma che, per quanto il lavoro fosse molto e interessante, non trovava quella soddisfazione che stava cercando. Il mercato europeo gli stava stretto, la musica che lui componeva era considerata troppo americana e nelle stesso tempo lui considerava la musica leggera italiana uno scimiottamento di quella anglosassone che lui tanto amava, per cui prese la decisione di partire per gli Stati Uniti e di stabilirsi a Los Angeles, città di spettacolo per eccellenza. E qui capi d'aver fatto la scelta giusta perchè, ci dice, si rese conto che le grosse case discografiche americane, come la Sony, guardavano alle loro filiali italiane come quelle italiane guarderebbero oggi alle loro filiali in Albania. L'impatto con il "nuovo mondo" musicale è eccezionale. Dopo solo due mesi è in tour per tutti gli States con Quincy Jones, da sempre il suo idolo, con il quale suona per il lancio dell'album "The Dude". Da li è un crescendo. Tutti lo vogliono; fra i primi Aretha Franklin ("Another Night", Who's Zooming, Greatest Hits); Mariah Carey (I Still Believe); Joe Cocker (Tell Me There's A Way), Monique Simone, Steve Kenoly, Ivette Carson.... Moltissimi i lavori per artisti italiani: Mina, Loredana Bertè, Anna Oxa, Fiorella Mannoia, Toto Cotugno, Renato Zero per citarne alcuni. Inoltre il Maestro è chiamato a comporre musica per moltissimi film e programmi televisivi sia negli Stati Uniti che in Italia. Il successo è tale che gli da la libertà di creare anche solo per se stesso. Siamo nel '93 e Beppe Cantarelli ripensa ad un progetto che gli aveva suggerito il suo primo maestro di musica, un pezzo sulle "Preghiere di Natale" di David Maria Turoldo, preghiere che i sacerdoti leggono nel Breviario nel periodo di Natale; un preludio, "Ecco Un Aurora Mai vista", e un tema principale, "Mentre Il Silenzio"; li compone di getto e li consegna al suo carissimo Don Bolzoni. Nella sera di Natale di quell'anno moltissimi cori, da quello della sua Busseto a quelli delle chiese di Roma e anche in Vaticano cantano, la sua musica e lui quella notte riceve un infinità di telefonate augurali ma anche riconoscenti per il grande regalo ricevuto. Ora il maestro si appresta a fare un altro regalo e questa volta al Papa, al quale vuole offrire come segno di pace nel mondo il suo Millennium Choir. L'opera comprende diversi pezzi di cui alcuni sono : "Padre, E' Giunta L'Ora", ispirato al passo del vangelo secondo Giovanni (17, 1-15), per coro, pianoforte, chitarra acustica e archi; "Veni Sancte Spiritus", il famoso canto gregoriano per coro, pianoforte e archi: "Magnificat", la bellissima preghiera - salmo dal Vangelo secondo Luca (1,46), per coro, pianoforte e archi; "Mentre Il Silenzio" per coro a cappella nel preludio e per coro e archi nel tema principale. Noi li abbiamo sentiti e vi assicuriamo che è molto suggestivo ascoltare preghiere legate alla musica sacra tradizionale riproposte con l'accompagnamento di suoni e ritmi non solo freschi e scattanti ma anche incisivi come lo sono i nostri anni e come si prospettano quelli dell'ormai vicinissimo Millennium.
Da "L'Italo Americano"
a cura di Giovanna Eghenter
12 Agosto 1999
Tutti i diritti sono riservati
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