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"La Passione di Cristo di Beppe Cantarelli.
Con Gattuso e Millennium Choir"

Il noto compositore Beppe Cantarelli proporrà, questa sera alle 21 nella Chiesa dei Santissimi Fermo e Rustico a Carpaneto piacentino, il suo Canto della Passione, meditazione e preghiera con la musica, composte ed eseguite dallo stesso Cantarelli con Giovanna Gattuso & The Millennium Choir's Little Angels Department. La serata ha il patrocinio del Comune di Carpaneto e della Banca di Piacenza. Se Beppe Cantarelli annovera inizi "da favola" hollywoodiani, come collaboratore e compositore di Quincy Jones, Mina e tanti altri "mostri sacri" del mondo della musica e dello spettacolo, egli è in seguito divenuto un ottimo e prolifico compositore di quell'arte immensa e sopraffina che è la musica sacra. Monsignor Angelo Busi così introduce II canto della Passione: "II canto ci accompagna in una sorta di esplorazione discreta dei sentimenti e delle emozioni che Cristo ha vissuto nei giorni oscuri della sua Passione e Morte. La Passione di Cristo non è naturalmente uno spettacolo a cui assistere. Ha bisogno piuttosto di una comunità di interpreti senza la quale esse diventerebbe semplice rievocazione drammatica, puro rumore di fondo come tutti i messaggi a cui la civiltà dei suoni e delle immagini ci ha abituati". E prosegue: "Ho ascoltato il Canto della Passione nella serata della Domenica delle Palme, all'inizio della Santa Settimana in cui la Chiesa fa memoria della Passione, Morte e Risurrezione del suo Salvatore, subito mi ha colpito il clima di raccoglimento che si è creato tra i numerosi presenti. I testi e la musica, miracolosamente intrecciati, hanno immediatamente ricreato quell'atmosfera sospesa che ritroviamo nei racconti evangelici: nessuna concessione alla curiosità e all'eccesso, una narrazione volutamente trattenuta e sobria. Così, attraverso questa sospensione, il narratore da una parte partecipa al cammino doloroso di Cristo, dall'altra, lo narra quasi con distacco per far eco per far emergere l'oggettiva novità di quel soffrire e morire per amore di ogni uomo. Il Canto della Passione non ci ha lasciato come eravamo. Una storia, quella di Cristo, così conosciuta, rischia talvolta di essere scontata e prevedibile. Invece il lavoro di Cantarelli riesce a "tirar dentro" ognuno che da "spettatore" si ritrova ad essere umile discepolo alla scuola dell'Amore di quel Cristo offeso e crocifisso". Beppe Cantarelli e il suo coro propongono non solo un'elevata proposta artistica e musicale, mai banale e scontata, ma offrono una possibilità di rivivere l'esperienza di essere abitati dal Mistero dell'Amore che è soffio di vita.
Dalla "Libertà"
Pagina della Cultura & Spettacolo
a cura di Eleonora Bagarotti
14 Maggio 2005
Tutti i diritti sono riservati
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