Abbiamo sentito cantare i tuoi più grandi successi da Mina, Ornella Vanoni, Aretha Franklin,
Joe Cocker, Bonnie Tyler, Mariah Carey, solo per citarne alcuni. Ti è mai capitato di sentire
una tua canzone, interpretata diversamente da come l'avevi immaginata?

R: Troppo, spesso e malvolentieri !!!!!!!!

Tu scrivi canzoni popolari, ma anche pezzi classici (classical cross-over).
Qual'è il vero Beppe Cantarelli?

R: Quello che riesce a comunicare al 100% le emozioni che provo quando compongo. Dal momento
che esiste il famoso detto "non tutte le ciambelle escono con il buco" è chiaro che non sempre siamo
benedetti dall'alto, una volta ancora, al 100% !!! Ergo, quando escono le famose "ciambelle col buco"
la Michela Fantini (la bella fornaretta di Busseto) è contenta, così come lo è Beppe Cantarelli
quando riesce a scrivere una canzone che finalmente esprime le sue emozioni senza troppe sbavature,
venendo al "dunque" al momento giusto, e soprattutto con le parole e le melodie giuste, piacevoli, ispirate.
Si va bè, però la Michela Fantini non si fa tutte queste remore quando tira fuori le ciambelle dal forno!!!

Chi è la prima persona a cui fai sentire una canzone appena composta?
R: Il primo disgraziato o disgraziata (fra cui la mia cagnolina Ella Baby, i miei alani di un tempo
Baby Baron e Baby Bailey e il mio pastore tedesco Shiva, che come avrai già capito ha dato il nome
alla mia compagnia di edizioni musicali Shiva Diva Music) che capitano nelle mie vicinanze mentre
e/o subito dopo che ho terminato una composizione: non possono scappare. Dal momento che gliela
devo fare sentire, se la devono beccare nei denti fresca fresca appena sfornata (riferimenti a fatti
o persone o ...leggiadre fornarette di Busseto sono puramente casuali). Se non gradiscono la mia
composizione abbaiano ferocemente, mentre quando la gradiscono si distendono e si addormentano
(spesso & volentieri russando sonoramente!!!!)

Per un autore credo sia difficile scegliere una canzone preferita tra le sue composizioni,
sarebbe come scegliere tra tanti figli, ma ce n'è una alla quale sei particolarmente affezionato?
Se esiste sai spiegarne il motivo?

R: Non so se esiste, anche perchè come giustamente sottolinei nella tua domanda le canzoni/
composizioni sono per un compositore come figli: vuoi bene a tutti e a volte và a finire che forse,
ami di più quelli che hanno meno successo nella vita. In questo caso le composizioni che non
sono entrate nelle classifiche di vendita, e/o che non sono famose, e/o che nessuno sembra
veramente apprezzare, e/o che non vengono recepite come dovrebbero o, dal mio punto di vista di
"genitore-compositore", che dovrebbero essere ascoltate forse con più attenzione. Come vedi,
è come essere un genitore, ti senti forse un pò in colpa perchè quando hai composto quelle canzoni
che sono più "difficili da arrivare" hai paura di non aver fatto un lavoro al tuo massimo
(ciambelle col buco, etc) e quindi da buon genitore, forse a livello di subconscio, tendi a compensare.

Nel panorama musicale italiano e internazionale c'è un brano per il quale hai pensato:
"Avrei voluto scriverlo io?"

R: Mmmh, ce ne fosse solo uno !!!!!!!!

Nelle tourneè porti nelle chiese del mondo la tua musica con il Millennium Choir,
riconosciuto come la voce ufficiale del Vaticano, come è nato questo coro?

R: Innanzitutto accordami la possibilità di correggerti, se posso: il Millennium Choir non è
la voce ufficiale del Vaticano, ma è stato si il coro ufficiale in Vaticano il giorno di Natale del 1999,
quando il Papa ha aperto le porte sante all'intero mondo in una trasmissione prodotta dal Vaticano,
che si chiamava "Aprite le porte a Cristo" (quando il Papa aprì le porte la vigilia di Natale fu solo
per l'Italia). Questo mio coro, di cui ti dirò in un attimo come è nato, come si è formato, etc, fu si,
in un certo senso la "voce del Vaticano", (ma certo non quella ufficiale) in quanto il messaggio che
il Papa e il Vaticano, e quindi la Chiesa Cattolica, volevano mandare per l'inizio del Giubileo in
concomitanza con l'inizio del nuovo Millennio a tutto il mondo, era un messaggio di unità mondiale
di tutte le religioni e tutte le razze, che camminavano in pace e in armonia sotto le porte sante, aperte
appunto dal Papa in quell'occasione. Il quel senso il Millennium Choir, formato da cantori di diverse
etnicità e multiconfessionale, rappresenta, manco a farlo apposta, il messaggio che il Vaticano voleva
mandare al mondo. Dopo questa premessa, alla luce dei fatti, quasi di "sapore storico", vorrei
spendere alcune parole per dirti come questo coro è nato. Per caso, senza che lo cercassi, senza che
nessuno in particolare l'avesse progettato e/o ideato ma (non vorrei usare una parolona adesso)
come per miracolo. Dopo aver composto vari brani per coro e orchestra, quali "Mentre Il Silenzio" e
"Veni Sancte Spiritus", che mi furono commissionati, per il coro della
Chiesa Collegiata di San Bartolomeo a Busseto, questi brani furono eseguiti per diversi anni da quel
coro, di cui feci parte quando ero bambino, e furono registrati in diverse circostanze, specialmente
durante i concerti natalizi. Dovuto alla scarsa qualità professionale delle registrazioni,
ogni qualvolta che ho cercato di fare sentire queste mie composizioni
(che a detta dei cantori e del pubblico prevalentemente di Busseto,
venivano recepite in modo estremamente positivo) non riuscivo a comunicare l'emozione delle
composizioni stesse. Durante le vacanze natalizie del 1997, avendo una decina di giorni a disposizione
per rilassarmi a casa mia a Los Angeles, chiesi ad alcuni amici cantanti professionisti nelle sale d'incisione,
nonchè a mia moglie Patrice, di aiutarmi a registrare, facendo uso di innumerevoli sovrapposizioni,
il brano "Veni Sancte Spiritus". Era mia intenzione cercare di registrare a livello di provino almeno
uno dei brani corali da me composti, di rispettare le melodie e le armonie, e soprattutto le dinamiche,
nonchè i pesi e le proporzioni fra le varie parti polifoniche, come erano (fino ad allora) praticamente
solo nella mia testa, e come avevo trascritto per l'orchestrazione. Il problema mio era che, a meno che
presentavano il manoscritto dell'orchestrazione ad un musicista professionista, che potesse leggere
il mio messaggio musicale, letteralmente parlando "sulla carta" non avevo una registrazione disponibile
che lo potesse fare in modo efficacie. Il "provino" fu così entusiasmante che il mixaggio che feci al volo
appena finite le registrazioni cominciò a girare negli studi di registrazione a Los Angeles, e riscosse un
grosso successo di ascolto da parte di tanti cantanti professionisti. Cominciai a ricevere telefonate da
cantanti che conoscevo e che avevano partecipato alla registrazione, così come da cantanti
che non avevo mai conosciuto e che mi chiesero di tenerli presenti qualora decidessi di fare altre
registrazioni di questo coro di cui avevano sentito cantare il mio "Veni Sancte Spiritus" e di cui non
conoscevano il nome. A quel punto decisi di registrare anche "Mentre Il Silenzio", il primo brano da me
composto per coro e orchestra. Dopo di questo arrivò il "Magnificat", commissionatomi da Madre Maria
Luigia Aguzzi e dal Santuario del Divino Amore di Roma. Quando due anni dopo mi venne chiesto di
portare il mio coro, che a quel punto aveva preso il nome di Millennium Choir, in Vaticano,
io e i miei collaboratori decidemmo di chiamare tutti gli amici cantanti che avevano partecipato
alle registrazioni in giorni diversi, e quindi senza necessariamente conoscersi, dovuto al fatto che al giorno
d'oggi con le tecniche vigenti, è possibile registrare i soprani al lunedì, i contralti al martedì, i tenori al giovedì
e i bassi al venerdì. La risposta fu talmente esorbitante che riuscimmo a portare quasi 200 cantanti in
Vaticano, fra cui Siedah Garrett (Quincy Jones, Michael Jackson, Miles Davis), Darryl Phinessee
(Michael Jackson, Don Henley, Rod Stewart, Lionel Ritchie, etc) e tanti altri cantanti professionisti
e non. Quella fu la prima volta, in Vaticano il giorno di Natale 1999, che tutti i membri del Millennium
Choir, più altri aggiuntisi per quell'occasione, cantarono dal vivo e tutti insieme. Alleluia!!!

Intervista di Elena Gavazzi

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