VITA CATTOLICA
"Cose nuove, di qualità"
Plauso alla bella iniziativa di musica contemporanea pensata come meditazione e preghiera
ispirate alla Natività del compositore e cantatuore bussetano.
Repliche in città e provincia
Per chi è alla ricerca di cose nuove, pur lodando le antiche sempre venerabili, il concerto offerto dal compositore di fama internazionale
Beppe Cantarelli, sabato scorso nella chiesa di San Pietro al Po in Cremona, è certamente stato una bellissima occasione: si tratta di una sorta di sacra rappresentazione concepita
come "Meditazione Preghiera con la musica ispirate al Mistero della Natività", originariamente pensata come colonna sonora di una messa in scena in costume e con coreografie,
ma qui proposta in versione da concerto perchè, come ha sottolineato il parroco monsignor Attilio Arcagni,
già le meraviglie della Chiesa di San Pietro offrono un'ottima scenografia. Nella copertina del libretto
di sala il titolo "Mentre il Silenzio" (incipit di una poesia di David Maria Turoldo e pezzo corale di chiusura del concerto stesso è sovrastato da un
ritratto stesso) è sovrastato da un ritratto di Gesù...no, è proprio lui.
Beppe in persona che con consueta barba e chioma nazzarenica si presenta - quasi profeta del nuovo millennio, che predica la sacralità del silenzio mediante, paradossalmente, il canto e la musica - con la bella massa
corale e strumentale "Stradivarius" da lui fondata a Cremona proprio quest'anno in collaborazione con il cremonese Stefano Neva,
inanelando tutta una serie di canzoni da lui composte in tempi diversi tre il 1982 e il 2005, gran parte delle quali su proprio testo poetico, e cucite
assieme da riflessioni morali elaborate dal sacerdote piacentino Don Angelo Busi, che pure li ha letti dal vivo assieme a Simona Caucia Gaslini,
Sara Ruoti, Ada Nicolardi, Alice Vecchietti, tutto un 'continuum' di musica e parole in stretto connubbio,
Cantarelli fa muovere il coro sostanzialmente in maniera omoritmica, o, tuttalpiù, omofonica, e la vena
melodica è sempre felice (c'è il "sospetto" che egli conosca a memoria tutte le opere del Paesano
delle Roncole!) e riveste emozionalmente i bei testi, anche quando si tratta di passi biblicoliturgici come "Sanctus" e "Kyrie" o "Magnificat"
(quello celebre, quest'ultimo, eseguito nel 1999 davanti a Giovanni Paolo II in Vaticano).
Alcuni dei testi declamati, incentrati sul contrasto drammatico e i rumori del mondo e il silenzio
della natività di Nazaret, erano a volte accompagnati dal discreto sottofondo della chitarra suonata
da Cantarelli in unione a strumenti ben rari ad ascoltarsi in chiesa quali l'armonica a bocca di
Tollak Ollestad, il "digieridu" di Giuseppe Curti (strumento musicale aereofono, quest'ultimo tipico della tradizione
etnica australiana) e ....il fischio melodico di Beppe!
La voce di Cantarelli, non liricamente impostata, chiara e gradevole per natura (anche quando sale in falsetto), e la sua chitarra, suonata con fine tocco, unitamente agli strumenti ad arco dell'ensemble "Stradivarius", correvano fluidamente
per le navate di San Pietro senza ausilio di amplificazione, cosa questa apprezzabile,
perchè nelle chiese, di per se in genere molto risonanati, è fastidioso il tuonare dei decibel d'un impianto di diffusione
sonora artificiale. Il folto pubblico presente ha vivamente apprezzato lo spettacolo e noi pure decretiamo un plauso a questa iniziativa di musica contemporanea di qualità.
Chi si fosse perso l'esordio della tourneè natalizia di Beppe Cantarelli e volesse approfittare, sono previste queste repliche cremonesi: in città sabato venturo 15 dicembre
nella chiesa di San Michele Vetere e, sempre nel corrente mese, a Torre Piecenardi (21), Picenengo (22), Spinadesco (26)
Da "Vita Cattolica"
13 Dicembre 2007
a cura di Paolo Bottini
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